Nel giugno del 2016 i britannici sono stati chiamati alle urne per esprimere la loro opinione circa la permanenza nella UE. Il primo ministro di allora, il conservatore John Major, era proprio riuscito a farsi rieleggere nel 2015 promettendo il referendum e, tenendo fede alla parola data, l'anno seguente ha indetto la consultazione popolare. Quella decisione è stata considerata rivoluzionaria perché il Regno Unito era entrato nella CEE (Comunità Economica Europea), la vecchia denominazione dell'Europa Unita, nel 1973 e, seppure non avesse aderito all'euro, era comunque considerato uno degli stati cardine della UE. Ma i britannici hanno detto no alla UE.
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